Francesca Simoncelli, Le funambole: “Babbo Natale per amore e angelo contro la violenza”

Amo le donne decise, le donne determinate. Quelle che vedi che hanno il fuoco negli occhi e la dolcezza nel cuore. Quelle imperfette, indomabili, strane, lunatiche, meteoropatiche. Quelle che sarebbero dovute nascere in un’altra epoca, che non si adeguano per forza, che lottano per i propri ideali, per ciò che è giusto, contro le ingiustizie.
Amo quelle donne che, quando le guardi, sai che non saranno mai schiave di un pensiero preconcetto, che sanno chiedere “scusa” nonostante l’orgoglio, che non rinunciano alla famiglia per la carriera, ma che non smettono neppure di avere obiettivi professionali, senza dimenticare ciò che conta davvero e da dove vengono. Amo le donne che non si plasmano per amore, che non nascondono i propri difetti pur di piacere. Che dicono quello che pensano, nel bene e nel male. Donne che hanno più paura di perdere la propria essenza che di perdere qualcuno. Perché chi ti ama, ti ama per come sei. Donne a cui piace ballare sotto la pioggia, che non si vergognano di nulla, che sono umili con gli umili e tengono testa ai potenti. Donne che non imitano l’uomo, non lo scimmiottano nei suoi modi di fare, ma restano donne, restano femmine. Perché esserlo non deve costituire né un limite né un’offesa. Donne che non si piegano, che non hanno la verità in tasca, donne che imparano ad essere madri cadendo e sbagliando. Donne tutte cuore. Donne vive, con la luce negli occhi e la passione nelle vene. Donne alla mano, che scherzano su se stesse e sui propri limiti, che non si sentono arrivate e non hanno come obiettivo smettere di lavorare per essere mantenute da qualcuno ricco. Perché sono autosufficienti. Donne che a volte cadono e sbagliano, ma perché ci credono. Donne-roccia che piangono davanti a un film o ascoltando una canzone, ma sono sostegno nella vita. Donne-scudo che proteggono i propri figli e chi amano come leonesse. Donne-coltello che distruggono per ricostruire, che scavano dentro e sanno sentire gli altri, percepirne l’identità, andare oltre le apparenze.
A queste donne, per me un modello, dedico la prossima storia del mio blog, quella di Francesca Angelica Simoncelli, che con le donne collabora e per le donne si batte. E insieme a Valerio Boni si occupa dei bimbi meno fortunati portando calore e colore nelle case famiglia il giorno di Natale.

P.S.: E’ passato un po’ di tempo da questa intervista, il computer ha fatto i capricci, ma i contenuti e i momenti di confronto e condivisione non hanno scadenza.

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