25 novembre: abbattiamo il muro culturale che giustifica la violenza, fisica e verbale (anche sui social)

Il mio post in occasione del 25 novembre 2020:
Per proteggere le donne serve coinvolgere gli uomini, non porsi in contrapposizione. La violenza è un tema che deve essere affrontato insieme. Perché una donna che fa carriera “l’avrà data a qualcuno…”?!? Perché una donna che indossa una gonna “se l’è cercata”?, perché una madre che allatta al seno “sta provocando gli uomini seduti accanto”?, perché una donna e madre, per essere considerata una brava madre, non può esprimere il suo libero pensiero o non può avere un lavoro più in vista di un uomo? Perché le posizioni apicali vengono affidate maggiormente agli uomini? Perché, a parità di competenze, a un uomo viene detto “bravo” e a una donna “figa”? Le donne sono diverse dagli uomini, ma il segreto di una collaborazione vincente per il superamento della violenza è l’unione d’intenti per abbattere un “muro” culturale che appartiene anche ad alcune donne. Insegnare pure a scuola che un uomo sensibile non deve vergognarsi per questo o essere oggetto di scherno. Far capire ai nostri figli maschi l’importanza del rispetto, dell’empatia. Servirà loro nella vita, non solo a contatto con le donne. L’Amore è serenità ed equilibrio; quando è violenza, manipolazione, abuso fisico e psicologico della compagna non è amore, ma una forma non sana di controllo. Non smettiamo mai di sensibilizzare.
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